sabato 11 ottobre 2008

Un nuovo post in splendida solitudine


Solo 5 post in 2 mesi. Me ne vergogno. Anzi direi che mi vergogno più di questo che della mia trionfante bruttezza. Non accampo scuse, se una giustificazione me la concedo, è che quando nasce il secondogenito, all’inizio le attenzioni sono tutte per lui. Inevitabilmente, il “figlio maggiore” viene trascurato un po’. Ma ciò non vuol dire che sia venuto meno l’affetto.

No, non preoccupatevi, non ho avuto figli né mai li avrò. Non allertate la protezione civile. Il mondo sta andando comunque verso una deriva disgustosa anche senza il mio contributo in termini di eredità genetica. Mi riferisco all’impegno che sta comportando il Forum dei Brutti, la creatura nata come ideale completamento di questo blog, cui sono affezionato come il primo giorno. Un impegno rilevante, che mi sta assorbendo molto tempo, ma che mi ha permesso altresì di acquisire certezze che prima non avevo.

Il problema del brutto esiste, è tangibile, drammaticamente attuale e coinvolge moltissime persone, ognuna con la propria storia, la propria spiccata sensibilità e un modo diverso di rapportarsi al crudele mondo esterno.

I frequentatori del forum non sono dei visionari o dei sofferenti di manie di persecuzione o complessi di inferiorità. Sono persone comuni, obbligati a faticare mille volte più dei “normal” per farsi apprezzare, a cui è negata qualsiasi realizzazione affettiva e che soffrono, quasi tutti, in silenzio.
Sono orgoglioso di aver dato la possibilità a tanti come me di far sentire la propria voce squarciando questo silenzio in cui il mondo “reale” ci imprigiona.

Ho notato come per molti di noi sia davvero difficile rapportarsi agli altri e soprattutto parlare di questo problema. La bruttezza, sembra incredibile, nel 2008 è ancora un tabù.
Si parla di sesso, di droga, di trasgressioni e di altri atti riprovevoli con totale naturalezza. Si confessano con nonchalance le peggiori nefandezze, mentre ben pochi osano ammettere pubblicamente di essere brutti. E se qualcuno ci chiama brutti, o scorfani, o cessi, scegliete pure la lista è lunga, ci offendiamo e ricambiamo utilizzando gli stessi appellativi.
"Brutto", in pratica, è diventato l’appellativo più spregevole che si può rivolgere a qualcuno.

E’ ora di finirla.

Finchè non avverrà un cambiamento epocale in tal senso, il blog e il Forum dei Brutti continueranno la loro missione di Liberazione.
I complimenti e la gratitudine degli amici e “colleghi” del forum è la soddisfazione più grande che potessi ricevere. Mi hanno dato la convinzione che ci fosse davvero bisogno di una “riserva naturale” in cui noi brutti possiamo confrontarci e soprattutto comprenderci e incoraggiarci.
Certo, non è molto e non risolverà i nostri problemi. Ma dalle mie parti si dice: “piuttosto che niente, è meglio piuttosto”.

Il Blog non è apatico come qualcuno potrebbe pensare.
Noi brutti spesso veniamo abbandonati o messi da parte. Non farò mai al mio blog quello che invece gli umani di solito fanno a me.

Solennemente,

Il Presidente del Blog dei Brutti



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5 commenti:

Squilibrato ha detto...

Con la nascita del Forum ho potuto constatare a malincuore che il problema del brutto esiste. Esattamente come quella del povero. Chi lo è lo resta. Almenochè non abbia l'improbabile fortuna di una vincita alla lotteria.

Irene ha detto...

brutto è ralativo.
povero è razionale.
ma mai abbattarsi...:)

unbruttoblog ha detto...

parlo da giudice imparziale, essendo sia brutto che povero.

innanzitutto Benvenuta Irene sul nobile blog dei brutti. La bruttezza è molto più oggettiva di quanto non si voglia credere e fra le due è certamente più relativa la povertà. Se io con i miei schifosi 1000 euro al mese e il mutuo che mi divora metà di quello che guadagno, andassi per magia a vivere in Burkina Faso, allora diventerei l'equivalente di un milionario qui da noi.
Uno brutto, per contro, ovunque vada rimane sempre brutto.

Un caro saluto dall'Admin di questo brutto blog.

Anonimo ha detto...

IO, mi sento un CESSO!!! e oggi l'ho scritto proprio nel mio blog. e non mi vergogno. ciao bruttone da una bruttona!!!

unbruttoblog ha detto...

ciao pink, grazie della tua visita al Nobile Blog dei Brutti. Ho provato a commentare sul tuo, ma mi richiedeva il log-in. strano...

Le tue sofferenze le posso comprendere bene, anch'io ho fatto per una vita (e sto facendo ancora) la parte del buon-amico-e-basta, la spalla su cui piangere, il consolatore dei problemi sentimentali delle mie amiche. tutto bene, tutto perfetto se non ci fossero di mezzo i sentimenti, inutile fardello della nostra esistenza.

Io non spero di trovare un Amore, non voglio più soffrire e non voglio nemmeno sapere se esiste al mondo una ragazza tanto disperata da accontentarsi di uno come me. Come potrei mai stimarla? L'unico modo per vivere al meglio la nostra bruttezza è alienare i sentimenti, asportarli come si fa con una metastasi come è vero quanto sia terribile la condanna che un brutto patisce nel provare gli stessi desideri, le stesse emozioni, la stessa sete di tenerezza e Amore di una persona normale.