venerdì 22 giugno 2007

Belle braccia sottratte all'agricoltura: Scamarcio & Bellucci


Monica e Riccardo votati per la peggiore interpretazione cinematografica della stagione. Seguono altri tre bellissimi: Accorsi, Incontrada e Francesca Neri

In America esistono i Razzie Award, ovvero gli anti Oscar. Premi che annualmente vengono assegnati alle peggiori performance cinematografiche dell’anno. Madonna e Silvester Stallone, tanto per intenderci, sono stati tra i più nominati e premiati. Mrs. Ciccone si è pure aggiudicata quello per peggior attrice del XX secolo.

In Italia non esiste nulla di simile. Ed è un vero peccato, perché ogni tanto qualche premio negativo farebbe bene per un esamino di coscienza e sarebbe costruttivo per qualche attore/ice (o presunto tale) nostrano. In mancanza d un premio ufficiale, Cinemotore ha indetto un sondaggio tra il popolo della rete proprio sulla peggiore intepretazione dell’ultima stagione. Chi ha vinto? Udite, udite, proprio i due sex simbol per eccellenza del nostro cinema: Monica Bellucci e Riccardo Scamarcio.

La prima è stata votata per la sua interpretazione nel film 'Manuale d’Amore' di Giovanni Veronesi, in cui era una infermierina che viveva una storia d’amore infuocata con il paziente Scamarcio. Questi invece l’ha ottenuto grazie alla "dimenticabile" performance in 'Ho voglia di te', seguito del film che gli ha regalato inspiegabile fama e successo di pubblico (soprattutto femminile): 'Tre metri sopra il cielo'.

La coppia di super belli del nostro cinema sarebbe insomma anche quella di peggior attori dell’anno. Se i due sopracitati sono inarrivabili per qualsiasi graduatoria di demerito in cui vengono premiate le performances sceniche più ributtanti, c'è altresì da aggiungere che non si trovano in cattiva compagnia, visto che da altri bellissimi è composta la poco ambita classifica. Seguono, infatti, al secondo posto Stefano Accorsi per 'Saturno Contro', film attesissimo di un regista molto amato come Ferzan Ozpetek che tuttavia non ha conquistato il successo sperato e ha molto diviso critica e pubblico.

Al quarto posto Vanessa Incontrada, che non ha convinto nel film di Maurizio Sciarra 'Quale amore'. "Generosa nell'esibire le proprie grazie, Vanessa è troppo radiosa per la cupa tragedia", ha scritto a suo tempo Roberto Nepoti di Repubblica. E in effetti, a forza di vederla ridere e sgambettare sul palco di Zelig il pubblico sarà rimasto destabilizzato dal cambio improvviso di registro.

Non è piaciuta nemmeno - quinto posto delle classifica - Francesca Neri, compagna di Diego Abatantuono nel film diretta da Pupi Avati 'La cena per farli conoscere'.

Commento: non se ne può più di sti bidoni. Ridateci Alvaro Vitali, Lino Banfi, Jimmy il Fenomeno, Anna Mazzamauro, Pippo Franco, Aldo Fabrizi, ecc... ecc...
E' sempre il solito ostracismo verso i brutti: se Bombolo avesse avuto il fisico di Scamarcio, avrebbe sbancato Hollywood.
tze... tze... a' commissa'... li mortacci sua.


Tratto e rielaborato da Libero News

martedì 19 giugno 2007

Il sorriso ammaliante della pulizia etnica


Darwin Dating, incontri on line senza persone brutte.
Proprio così, lo si può leggere nella testata del loro sito per apologi del nazifascismo, purchè rigorosamente belli. E non a caso hanno scelto per l’intestazione i caratteri gotici, gli stessi per intenderci di Mein Kampf, e che ritornano molto spesso nell’iconografia di un periodo storico al quale evidentemente si ispirano.

E’ la nuova frontiera della pulizia etnica indolore. Perché uccidere? Il segreto è non far nascere!
Così saranno solo i belli a sopravvivere e a tramandare i geni attraverso un alambicco che purificherà la razza umana da tutti i difetti fisici e produrrà gli uomini e le donne perfetti del futuro prossimo. Heil! Pardon, ohibò!

Sul loro farneticante sito, oltre a foto di bellocci e pseudo-veline, la maggior parte dei quali ovviamente falsi, si possono trovare autentiche chicche, quali la spiegazione "scientifica" del loro impegno a favore di una categoria (i belli) che, poverini, devono subire ogni giorno la vicinanza di persone brutte. Che orrore, povere stelle...

Leggete la fedele traduzione di questa pagina e le deliranti teorie di menti disturbate. Ridere per non piangere.

"Viviamo un brutto mondo. Guerra, malattie, fame e persone brutte (sic!!! N.d.r.) sembrano dominare il nostro quotidiano. (curioso il fatto che i brutti vengano visti come la quarta piaga peggiore dell’umanità, n.d.r.)
Nel 1859 Charles Darwin propose la teoria secondo cui gli essere viventi si sono evoluti attraverso un processo di selezione naturale dove gli esseri più adatti, più sani e più attraenti si sarebbero riprodotti fra loro per perpetuare le loro specie. E’ diventato difficile per gli esseri umani piacenti di oggi, trovare loro simili. Darwin Dating è stato creato per migliorare le vite delle persone belle ed incoraggiarle a trovare altre persone belle con cui tramandare la specie. (insomma una sorta di filantropi, vero? N.d.r.)

[...]I belli sono svantaggiati sui tradizionali siti di incontri on-line. Devono passare attraverso una moltitudine di persone brutte e di brutti che pretendono di essere attraenti, per trovare finalmente qualcuno che corrisponda alla loro stessa bellezza. Le nostre regole tassative e il processo di selezione Naturale fanno di Darwin Dating lo strumento ideale per i belli, al fine di trovare persone del loro stesso livello.
Darwin Dating è riservato ai giovani dai 18 ai 35 anni.
L’uomo raggiunge il suo apice sessuale a 18 anni, mentre la donna a 30, rendendo la fascia dai 18 ai 35 anni, quella perfetta per la riproduzione."

Purtroppo tutto questo non è una mia invenzione, è tutto drammaticamente, desolatamente pubblicato su un sito web di incontri.

Provate ad iscrivervi, ma sappiate che se possedete anche solo uno di questi difetti di seguito tradotti fedelmente per i non avvezzi alla lingua inglese, non potrete entrare nell’esclusivo club delle Giovani SS, ehm... pardon, dei membri di Darwin Dating:

Seni cadenti, chiazze di sudore, occhiali da secchione sfigato, risata starnazzante, rotoli di grasso, naso sproporzionato, viso o corpo non simmetrico, capelli rossi ed eccessive lentiggini, peluria nelle sedi sconvenienti per le donne, troppa peluria nelle sedi sconvenienti per gli uomini, pelle slavata e a chiazze, specie se tendente a desquamarsi, orecchie a sventola, carenza di igiene personale, abbigliamento e taglio di capelli fuori moda, fianchi larghi e mascella piccola (per gli uomini), denti non diritti e non bianchi, non curanti della manicure, calvizie più o meno accentuata (uomini ma soprattutto donne), peluria in viso (donne), schiena pelosa(uomini), naso e/o orecchie pelosi, dita dei piedi ricurve e piedi piatti, figura anatomica ricurva, figura anatomica sovradimensionata, sopraccigli uniti, dita pelose, naso con le gobbe, piedi pelosi, larghi spazi visibili fra un dente e l’altro, uso troppo frequente di ombretto blu brillante per gli occhi.

Siete basiti anche voi come me? E allora facciamoglielo sapere inviando un sicuro apprezzamento a vostra scelta compilando questo form. (per non essere rintracciabili, il campo e-mail e nome si può ovviamente completare con nomi di fantasia).

Per consulenze in inglese sono a vostra disposizione, ma credo che certe paroline dette in italiano abbiano un significato universale.

Un "fuck your shitty site, you ignorant racists!" vale più di mille parole! Potete copiaincollarlo da qui o dilettarvi in epiteti più articolati e complessi, a seconda delle vostre conoscenze nell'idioma di Sua Maestà.

Non sentitevi legittimati citando Charles Darwin, visto che per voi l'Evoluzione della specie si è fermata a Neanderthal. Tornate a scuola, ignoranti asini razzisti che non siete altro. Darwin nella sua teoria evoluzionistica non ha mai fatto cenno ai belli, ma semmai ai "più adatti all’ambiente", significa semplicemente che, all’interno di una specie, sono favoriti gli individui che riescono a sfruttare meglio le risorse di quel determinato ambiente e non quelli migliori o più forti (né tanto meno i più belli).

Facciamo sentire la nostra voce, rovesciamo questo pentolone stracolmo di putride farneticanti cazzate. Nessuna pietà per una tale ignominiosa esemplificazione di graziosissime teste marce.


Un doveroso grazie per l'ispirazione tratta dal blog dell'amico voiager33, L'Araba Infelice

Qui, il dettaglio del suo spassosissimo "incontro" con Darwin Dating.

Andiamo e bastoniamo di santa ragione! chi mi ama, mi segua! Già... ma chi mi ama?!!?

VOGLIO TE!


Mi sono drammaticamente reso conto che non c'è tempo da perdere. I risultati del sondaggio, finora pervenuti, denotano un quadro desolante: su 9 voti espressi, ben 6 (sei!!) dichiarano di avere una bruttezza insufficiente, e il dato diventa drammatico, se la percentuale più alta riguarda proprio la voce "bruttezza nulla".
Disarmante, concedetemelo.
Proprio per questo appare evidente che bisogna iniziare al più presto a colpire gli obiettivi sensibili, e prima che sia l'alba di un nuovo giorno, avremo già chiaro nella mente e nei cuori, il nemico da sabotare e le modalità di azione. E' una promessa solenne.

Ma abbiamo bisogno di forze nuove, solo se saremo in tanti, potremo ottenere qualche risultato. Avvisate amici, parenti, semplici conoscenti, compagni di scuola, vicini di casa, chiunque possa avere a cuore questo progetto, che a suo modo è una guerra di liberazione dall'oppressione dei belli. E proprio alla guerra di Liberazione ci ispireremo per bastonare il nostro primo nemico, un sito internet che si ispira ad ideologie razziste miranti allo sterminio di massa della nostra categoria.

ALEA IACTA EST!

sabato 16 giugno 2007

Santo subito!


Pemettetemi di dedicare un doveroso e profondo tributo all’uomo che ha ispirato il mio impegno, accendendo i cuori di tutti noi.
Dopo lunga malattia, nell’agosto del 2006 Telesforo Iacobelli, il Presidente mondiale del Club dei Brutti ci ha lasciato.
Storico e vulcanico presidente del Club con sede a Piobbico (PU), Iacobelli è stato eletto alla guida del sodalizio negli anni ‘70. Da qui la svolta dell’associazione grazie al suo temperamento, alle tante originali e singolari idee e battaglie.

Iacobelli aveva come suo fine primario "difendere sempre e in ogni occasione i principi dell’associazione: ovvero tutti coloro che si sentono emarginati o non consideratati dalla società, che giudica più in base all’apparire che alla sostanza". Il sodalizio difensore dei più deboli della società, i brutti, è nato intorno al 1800 ed ha trovato sede ideale a Piobbico, cittadina del pesarese.
Oggi il Club conta oltre 30 mila soci in tutto il mondo che fanno riferimento a decine di sedi sparse ovunque. Tra gli iscritti anche tanti personaggi, da Pippo Franco a Mike Buongiorno, da Bruno Lauzi a Bonolis e ancora cantanti, presentatori, attori, sportivi e le tante miss o veline.

Oltre all’aspetto goliardico e folkloristico, Iacobelli ha sempre cercato di sviluppare attorno al Club un aspetto sociale che trattava uno dei problemi della società contemporanea: la bruttezza.
Lo ha fatto attraverso migliaia di iniziative tenutesi nella tante piazze italiane e all’estero: dai congressi ai convegni, dalle semplici e piccole fino alle più importanti iniziative da quelle folcloriche a quelle culturali. Centinai le apparizioni in tv dagli storici programmi come Portobello con Tortora al Maurizio Costanzo Show, senza dimenticate le ospitate nei tanti show televisivi nazionali Rai e Mediaset e le dirette e servizi realizzati dalla sede del Club, la cittadina di Piobbico.
Un vero giro del mondo grazie anche alle testate estere: dalla Bbc alla Cnn, dalla Globo alla tivù giappone e cinese, passando per le tivù cilene, argentine, francesi, tedesche e tante altre ancora. Stessa cosa vale per riviste, mensili, quotidiani, siti internet e radio.
Aveva girato anche un film per la Rai con il regista Sandro Sartori dal titolo “E noi che figli siamo…?!”.

L’assegnazione di premi speciali come il ‘No-Bel’ e il ‘Vulcano d’Oro’ (Vulcano dio dei brutti), hanno caratterizzato le sorprendenti iniziative di Iacobelli legate al Club. Tra iniziative più eclatanti, tutte organizzate in occasione della Festa nazionale dei Brutti di Piobbico l’8 settembre, il processo alla bellezza alla presenza di diverse Miss Italia, la sfilata contro il concorso di bellezza made in Italy.
Sosteneva Iacobelli "il narcisismo esasperato, la bellezza come primario desiderio cosa porta, quali e quante conseguenze? Anoressia, bulimia, scompensi psicologici e altro. Il mondo avrà una società piena di desideri insoddisfatti. La bruttezza è forse per questo un castigo, un’aberrazione, un insulto all’intelligenza? No. Noi non ci stiamo: condanniamo i mass-media e tanti altri che stanno costruendo una società di disadattati, esaltando il mondo dei belli, creando una moltitudine di persone inadeguate".


Caro Telesforo, ti saluto con grande stima ed affetto. Purtroppo non ho mai avuto il piacere di conoscerti e stringerti la mano. A settembre 2005 ti inviai una lunga lettera in cui esprimevo, oltre al desiderio di essere iscritto ufficialmente al club dei Brutti, tutta la mia ammirazione e apprezzamento per il tuo indefesso impegno a favore della nostra categoria.
Disgraziatamente, a causa del tuo stato di salute, non ebbi mai risposta.
Grazie Telesforo per il tuo impegno e per tutto quello che hai rappresentato.

Saremo in grado di raccogliere il tuo testimone e portare avanti con veemenza la tua battaglia?

mercoledì 13 giugno 2007

And the winner is...


Il sottoscritto, Presidente e Segretario Nazionale del movimento culturale denominato "un Brutto Blog" – Il blog dei brutti,

Premesso,
che rientra fra le finalità precipue del Blog la promozione e l’elogio dei brutti che si sono distinti in ogni campo della vita pubblica e in ogni settore in cui il brutto sia riuscito ad emergere dalle paludi dell’oblìo e dell’anonimato, come forza trascinante per i suoi simili e si erga ad esempio positivo per il riscatto sociale della categoria intera, con particolare attenzione alle nuove generazioni;

Ritenuto,
per quanto specificato in premessa, di procedere all’istituzione di un Premio Internazionale, da qui in poi intitolato “Premio Internazionale Ugly Pride – Orgoglio Brutto” – Edizione 2007, finalizzato a premiare la personalità che nel corso del corrente anno si è distinta per azioni, opere, dichiarazioni e impegno a favore dei brutti, contribuendo ad accendere in noi un nuovo ardente spirito di rivalsa;

considerato
altresì che l’assegnazione del Premio avrà cadenza annuale e non potrà essere assegnato in più di una occasione allo stesso vincitore;

Preso atto
che la designazione attuale del Premio Internazionale "Ugly Pride – Orgoglio Brutto" è da considerarsi provvisoria e si accettano suggerimenti sulla denominazione da assegnare a titolo definitivo;

Rilevato,
di non considerare motivazione ostativa all’assegnazione del riconoscimento, il fatto che il Sig. Gigi D’Alessio sia un cantante di successo, multimilionario e pertanto, di non reputare il fascino da lui esercitato, mero frutto della sua pecunia.

CONFERISCE

Al Sig. Gigi D’Alessio il massimo riconoscimento per l’anno 2007 consistente nell’attribuzione del 1° Premio Internazionale "Ugly Pride Orgoglio Brutto – Edizione 2007" e il conseguente inserimento quale membro onorario del club, per le seguenti alte motivazioni:

- ha dimostrato come anche i brutti possano scalare le vette dello star-system;

- In particolare, ha comprovato al di là di ogni ragionevole dubbio, in virtù della sua love-story con la bellissima di lui collega, appena ventenne, Anna Tatangelo, che anche i brutti, con in più l’aggravante dell’imbarazzante differenza di età, possono permettersi di concupire le giovani superfantagnocche.

Che la sua colossale impresa sia da sprone ed esempio per i brutti ad ogni angolo dell’orbe terracqueo.


Il Presidente

martedì 12 giugno 2007

L'immagine del "sé"


"La bellezza è questione di autoimmagine".

Traggo spunto da questa affermazione della nostra affezionata Tabatha, permettendomi di obiettare. Ritengo che non basti avere un forte Ego per convincere se stessi in primis e di conseguenza il resto del mondo della propria bellezza, se questa non sussiste.

Senò gli uomini e le donne brutte spenderebbero molto di più in psicologi per corsi sull’autostima, che in trattamenti estetici e artifizi di vario tipo. Non basta ascoltare un nastro registrato per tutta la notte che ti ripete: “io sono bello, io sono affascinante, io sono attraente”, per svegliarti al mattino e vedere riflessa nello specchio un’altra persona.

La sicurezza in sé può essere al massimo un valore aggiunto alla propria bellezza, ma non la può surrogare in toto.

La bellezza, e di conseguenza la bruttezza, non sono soggettive.
Posso compiere tutti gli sforzi possibili, ma lo specchio sarà sempre giudice supremo e insindacabile, e mi restituirà sempre un’immagine che detesto.

Raccolgo pertanto l’affermazione di Tabatha e ne faccio un tema di discussione: Bellezza e sicurezza di se stessi viaggiano in coppia, ma qual è l’elemento trascinante? Uno è bello perché sicuro di sé, oppure è sicuro di sé perché bello?

lunedì 11 giugno 2007

Cattivi in quanto brutti?


E’ possibile estirpare la cancrena dalla società, soltanto con attraverso un’opera di bonifica totale. La venerazione del bello, con il conferimento di attributi positivi universali indipendenti dall’aspetto fisico, falso per definizione, e la conseguente ghettizzazione dei brutti, ci viene inculcata fin dalla più tenera età, attraverso il ricorso al più bieco sillogismo aristotelico secondo cui se brutto=cattivo e cattivo=perdente allora brutto=perdente.

Dalle più innocenti favole per i bambini, per passare all’epopea dei cartoni animati giapponesi, e alla quasi totalità della filmografia e letteratura mondiale, laddove c’è un eroe positivo, egli è bello, prestante, sano, simpatico, affascinante, la protagonista femminile si innamora puntualmente di lui e riesce sempre ad avere la meglio sul malvagio, che guarda caso di solito è brutto, ignorante, antipatico, violento, ambisce a sottomettere il mondo ai suoi voleri ed emette risate sgradevoli.
Attenzione non sto assolutamente parlando di George W. Bush, lui non emette risate sgradevoli!

La strega di Biancaneve, per esempio, perché dev’essere brutta? Dicesi strega, di donna che esercita la stregoneria, ovvero si ritiene sia dotata di poteri occulti, attribuiti generalmente a rapporti con il diavolo. Pertanto il termine “strega”, non ha la benchè minima attribuzione di peculiarità fisiche, ma solo di caratteristiche morali.
E’ un abuso imperdonabile e iniquo, legare indissolubilmente in una fiaba che tutti i bambini imparano a conoscere prestissimo, un personaggio malvagio ai suoi difetti fisici, come si vede dalla foto.

Così facendo, il messaggio che penetra facilmente nelle personalità in formazione di fanciulli bramosi di conoscenza è quello di riconoscere i brutti, additarli come scarti della società, rivestirli di connotati negativi vari ed eventuali, ed evitare ogni contatto.

Il bello è l’imperativo, il fine ultimo cui tendere, la realizzazione del sé attraverso l’immagine riflessa da uno specchio, simulacro di vanagloria.

venerdì 8 giugno 2007

LAVORI IN CORSO


"Possibili rallentamenti causa lavori in corso nel tratto autostradale compreso fra Roncobilaccio e Barberino del Mugello"
Ho 32 anni ed è da quando ne ho 7 che sento ogni giorno alla radio lo stesso avviso. Ma che cavolo stanno facendo da quelle parti?

Piccola divagazione per dire che anche il mio blog dovrà subire una profonda operazione di restyling in modo da essere accessibile agli utenti (e io sono uno di quelli) che usano browser alternativi a quella ciofeca di Internet Explorer.

Il template che ho utilizzato come modello per questo blog, infatti non è compatibile con Firefox ed Opera...
Dopo che mi sono arrovellato il cervello per giorni, fortunatamente un utente di un forum mi ha dato la spiegazione. Grazie ad Enore Savoia (è il suo nick).
Per un po' resterò off-line e fino a quando non avrò sistemato in modo definitivo il problema.

Sempre che i tempi non vadano troppo in là, ma forse lo dicevano anche gli amici di Barberino del Mugello e di Roncobilaccio una trentina di anni fa...

A prestissimo, è una promessa! (o una minaccia?)

martedì 5 giugno 2007

La simbologia del logo


Il simbolismo legato alla scelta del logo di questo blog non è per nulla casuale.
Il muro rappresenta la separazione imposta, la ghettizzazione dei brutti da parte di una società che non ci vuole, il cui obiettivo è nasconderci, relegando i nostri volti dietro un muro che è più reale che virtuale, dove ogni pietra rappresenta una discriminazione, un’offesa, una rifiuto, uno schiaffo, una violenza psicologica, un’opportunità negata.

Il muro è anche il nostro aspetto esteriore, percepito come barriera insormontabile e un limite nei rapporti interpersonali, sia affettivi che professionali, oltre al quale gli altri non sanno e non vogliono andare.

La catena rappresenta la nostra condizione, come un fardello dal quale non possiamo liberarci, e nel simbolismo antico, il significato di imprigionamento e schiavitù.
Nella sua accezione di forza, tenacia, resistenza, la catena raffigura anche l’impegno e la veemenza che metteremo nel portare avanti le nostre ragioni, tese al riscatto sociale e alla rivalsa della categoria tutta, laddove per brutti si intendono anche i diseredati, i diversamente abili, i malati e tutte le categorie che non rispondono ai canoni imposti dalla cultura purulenta e infetta del bello-sano-arrogante-e-vincente-ad-ogni-costo.
La catena come arma, infine, per colpire metaforicamente ogni riprovevole episodio che riterremo degno di essere castigato.
Ma la catena pende dall’alto, perché benchè legati ad essa e separati da un muro, noi vogliamo arrampicarci per osservare al di là. In cima al muro per vedere e per farci vedere.
Dall’alto si ha una visuale migliore, ma è partendo dal basso che inizieremo a dare le prime picconate.

Infine la scelta volutamente gioiosa e giocosa dei caratteri di scrittura, come un murales coloratissimo, perché alla sofferenza imposta da una natura matrigna, noi vogliamo rispondere sempre con un sorriso e con simpatia.

Gridiamo con forza il nostro diritto ad esistere e cerchiamo un contatto con chi (fra i belli) è svincolato da preconcetti.

Per questo servono le vostre segnalazioni, le vostre storie e le vostre denunce. Potrete scrivermi all’indirizzo mail riportato nell’header del blog. Con il vostro consenso, le pubblicherò volentieri.

Battezzateci per quello che siamo, basta con i patetici artifizi verbali per edulcorare la realtà: Siamo brutti, non chiamateci più “belli dentro” .


Prossimamente: Il Manifesto del blog

domenica 3 giugno 2007

Solo un po' di pazienza


So che molti di voi sono in trepidante attesa di poter conoscere i contenuti e i propositi ambiziosi di questo blog, tesi al riscatto sociale di una categoria alla quale sono orgoglioso di appartenere, perchè se la società dell'apparire sta andando inesorabilmente verso una deriva autodistruttiva, forse saranno proprio i brutti a salvarsi.
Quelli non contagiati dai grandi Fratelli, dalle veline, dai fighi palestrati, dai demoni falsi e bugiardi della tv spazzatura.

Il culto del bello è il primo passo verso il razzismo.

Qui poseremo la prima pietra del nostro riscatto sociale. Da qui partirà l'onda anomala che spazzerà l'ipocrisia imperante, la squallida mercificazione dell'immagine.

Non è lo specchio il nostro nemico, ma e l'uomo che non riflette.

Non appena avrò risolto i problemi di visualizzazione fra i diversi browser, scriverò il "manifesto" del mio blog, parlando innanzitutto dell'allegoria dell'header.
E' possibile che chi di voi utilizza Mozilla firefox, non riesca a vedere correttamente questa pagina, mentre chi naviga con Internet Explorer non dovrebbe avere problemi.
Potete darmi conferma di ciò attraverso un commento al presente post?
L'indirizzo mail sopra riportato non è ancora attivo, pertanto al momento potrete utilizzare lo spazio per i commenti.

La Guerra di Liberazione sta per iniziare...