mercoledì 20 agosto 2008

Da contrari venti combattuto


Ricevo e pubblico:

Gentilissimi "Admin" e Sig. Augusto, è per caso che ho "incontrato" questo blog ed è la prima volta in assoluto che scrivo...pardon "posto" un commento, pur essendo, per lavoro e per interesse, un quotidiano navigatore del web.

Sono rimasto intensamente e profondamente toccato da quanto avete scritto ed ancor più dal modo in cui lo avete espresso. L'amarezza infinita e incancellabile che questa Storia evoca è reale, concreta, tangibile come l'ineluttabilità di una sentenza incisa a caratteri di fuoco nella pietra. Vorrei dire qualcosa, qualunque cosa che offrisse un linimento al dolore o una speranza all'anima: non posso.
Ho stazionato impotente e disperato anche io in una stazione, come il Sig. Augusto, e respirato la stessa aria cupa che, in quella circostanza, sembrava avere il sapore del piombo.

Con immensa fatica, gentile "Admin" ho profuso ogni mia risorsa nell'imparare a non innamorarmi mai più: è vero, è una condizione di Inferno che un brutto non può e non dovrebbe assolutamente permettere. E dopo tanti anni rivolti agli altri (da "vero amico"...) ed impegnati in altri interessi,...una piccola crepa, un infinitesimo spiraglio dell'Anima ha permesso alla Luce di un' "Amica" bellissima, raffinata, solare, dolcissima e immensamente attraente di entrare nel mio buio. Copione già scritto e immutabile: nel Suo bisogno di sostegno e affetto in un travagliato e cruciale momento della vita è necessario un amico vero, il Caronte (tanto efficacemente descritto dal Sig. Augusto) che "serve-consiglia-comprende-incoraggia-consola-aiuta" sino al momento in cui quell'aquila ferita potrà di nuovo spiccare il volo....lontano.

E pur conoscendo il dolore indescrivibile di questo cammino, di nuovo lo percorrerò, fino all'epilogo, perchè ciò che più conta e che Lei possa vivere di nuovo, felice. Come è vero quanto sia terribile la condanna che un brutto patisce nel provare gli stessi desideri, le stesse emozioni, la stessa sete di tenerezza e Amore di una persona normale, con la dilaniante differenza e sofferenza nell'essere il brutto sepolto vivo in un involucro che gli impedirà sempre, sempre di raggiungere il Sogno: una sorta di Maschera di Ferro che è insieme prigione e sarcofago.

Non abbassate la guardia, mai, neppure per un solo istante, non scordate mai che NON è concesso Amare mirando al Cielo, non a un brutto che anche nelle favole può trovare riscatto solo se da Bestia diventa Principe. A Lei Gentile "Admin", al profondo e coraggioso Sig. Augusto e a tutti coloro che sostano in questo blog le scuse per questo sfogo ed i migliori auguri di ogni Fortuna.

Anonimo


Gentilissimo Anonimo, non me ne voglia se ho pensato di trasferire il Suo commento dedicandogli la meritatissima prima pagina con un post celebrativo. Non si offendano gli altri se - al di là di ogni dubbio - considero il Suo intervento come il più autentico, struggente, raffinato, delicato e commovente in questi 15 mesi di vita del blog.

La ringrazio immensamente ed era mio desiderio che tutti potessero leggere e riflettere sulle Sue splendide parole. In questo momento mi riesce difficile aggiungere altro, ma sono assolutamente certo, dopo averlo letto e riletto una ventina di volte, che questo Suo contributo sia davvero riuscito a lenire il dolore comune a chi fra noi vive un amore impossibile e a rendere, perciò, più sopportabile il peso che noi brutti ci portiamo addosso.

I migliori auguri di ogni fortuna anche a Lei, e se non chiedo troppo, torni a trovarci presto qui o sul forum.

Admin


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1 commento:

Anonimo ha detto...

Molto delicato e coinvolgente, ma penso che ci voglia un cambiamento di prospettiva e di mentalità. Sono le altre che sbagliano, mica noi. Siamo brutti.. e allora? Non abbiamo diritto anche noi ad innamorarci? E' proprio qui il punto.. vanno rovesciati questi stereotipi.. se no la diamo vinta a questa società materialista ed edonista. dobbiamo portare avanti l'idea che un ragazzo brutto può essere lo stesso un buon compagno, non meno di un ragazzo bello, senza piangeci addosso