lunedì 16 luglio 2007

6.000 non più 6.000. FERMIAMO LA MATTANZA!!


Inizia con questo articolo, la presentazione dei punti-cardine del nostro programma elettorale.

Priorità assoluta per il Paese è fermare la carneficina che ogni anno avviene sulle strade. 6000 morti e 320.000 feriti più o meno gravi rappresentano qualcosa di molto più grave di un bollettino di guerra. Ogni anno è come se sparisse dalle cartine un paese di medie dimensioni, popolato per lo più da giovani e giovanissimi.

Il nostro esercito è impegnato negli angoli più remoti del globo in operazioni cosiddette di pace, e non facciamo nulla per arginare la principale causa di morte fra i giovani italiani. Assurdo e incivile.
Non è una provocazione: se le forze dell’ordine attualmente non sono sufficienti per presidiare anche le strade, facciamo intervenire l’esercito e forniamo loro gli strumenti legislativi e operativi per poter combattere un nemico tanto più subdolo perché invisibile.
In Germania hanno drasticamente abbassato il numero degli incidenti in questo modo; nel periodo 2002-2004 solo il 3 % dei patentati italiani è stato controllato con l'etilometro, rispetto al 16 % della media europea e al 38 % dei Paesi più severi. In Francia si effettuano 7-8 milioni di controlli l'anno, in Spagna circa 3-4 milioni, mentre in Italia i controlli sono appena 200.000; (dati tratti da: Camera dei Deputati, ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO della seduta n. 139 di Lunedì 2 aprile 2007: MOZIONI SULLE INIZIATIVE PER CONTRASTARE IL FENOMENO DELLE COSIDDETTE «STRAGI DEL SABATO SERA»)

E’ una guerra, e come tale va combattuta, con rigore, tenacia e leggi speciali.

Non è solo inasprendo le pene, caro Ministro Bianchi, che si riducono i morti! Secondo lei, un giovane che si mette in macchina ubriaco, può arrivare a porsi il problema con la necessaria lucidità?!
Come risponderà ai genitori dei ragazzi falciati su una strada nel fiore degli anni? Con il ritiro della patente del trasgressore e 5000 euro di multa?
Un ubriaco che si mette a guidare, non sa nemmeno come si chiama, e Lei pensa di fare leva sui suoi scrupoli morali e sul timore di un arresto?
Semplicemente bisogna evitare e compiere sforzi affinché nessuno guidi in stato di ebbrezza!
Bisogna agire in anticipo perché non si arrivi mai a tanto. Servono provvedimenti seri e rapidi, non il solito italico decreto balneare all’acqua di rose!

Noi proporremo in campagna elettorale queste misure, proprio perché è il punto primo del nostro programma e uno di quelli su cui non siamo disposti a cedere di un millimetro. Mi auguro che non si renda necessaria la nostra discesa in campo perché qualcuno comprenda l’emergenza in essere. Destra o Sinistra non mi interessa. Staremo con chi si impegnerà in tal senso:

1) Riforma della patente con esami molto più selettivi. Obbligo di corsi di guida sicura e di aggiornamenti periodici. Adeguamento dei test di teoria e di pratica.

2) Introduzione dell’educazione stradale come materia di studio obbligatoria nelle scuole medie e superiori.

3) Si all’inasprimento (fino a dieci volte) delle sanzioni amministrative per trasgressori gravi, per guida pericolosa, guida sotto l’influsso di alcolici e sostanze stupefacenti. Ritiro immediato della patente e revoca definitiva alla seconda trasgressione.

4) Massiccio aumento dei controlli sulle strade, non solo con etilometro, ma con misuratore di riflessi e campo visivo. Se necessario, attraverso presidi militari nei luoghi sensibili e maggiormente a rischio. Bisogna arrivare dagli attuali 300.000 controlli ai 10 milioni nel giro di 2 anni.

5) Divieto di guidare autoveicoli con cilindrata maggiore di 1.600 cc. per i neo patentati e fino al raggiungimento del 28° anno di età e comunque non prima del 10° anno di patente, previo severo esame abilitativo.

6) Drastica riduzione del consumo di alcolici fra i giovanissimi, se necessario inibendone la somministrazione da parte di locali pubblici e discoteche, dopo le ore 23. Ai trasgressori, venga revocata la licenza di apertura.


Infine un appello a chiunque leggerà queste righe: il divertimento non c’entra nulla con l’alcool e le droghe. Se siete in macchina con un amico che vi accorgete aver bevuto troppo, comportatevi da veri amici, impeditegli di guidare anche a costo di litigare e prendervi a pugni. Gli salverete la vita, e salverete la vostra.
Un giorno, quel pugni che vi sarete dati, diventeranno carezze e abbracci di chi vi ringrazierà con occhi lucidi.
Non lasciate che quelle lacrime vadano a bagnare una lastra di marmo in un cimitero o una foto custodita nel comodino di una madre distrutta da un dolore che non può passare mai.

(segue)...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

5) Divieto di guidare autoveicoli con cilindrata maggiore di 1.600 cc. per i neo patentati e fino al raggiungimento del 28° anno di età e comunque non prima del 10° anno di patente, previo severo esame abilitativo.

Se posso permettermi, mi sembra una sciocchezza immane.

Capisco limitare la potenza dei veicoli dei neopatentati, ma sono un padre di famiglia, abbiamo una sola auto, una station wagon 1900TDiesel: devo venderla e comprarmi un'utilitaria per permettere ai miei figli di guidare? O devo indebitarmi per comprare una seconda auto che non ci serve? Ma per favore!

webmaster ha detto...

Ciao e Grazie per il tuo commento. Ritengo che in questo Paese falsamente civile l'introduzione di leggi severe e fortemente restrittive non sia mai visto come un atto necessario, ma come una limitazione della libertà personale. E' purtroppo insito nella nostra indole. E ti dirò che il problema delle stragi sulle strade non viene percepito come reale fino a quando non colpisce un nostro congiunto. In una situazione di emergenza nazionale, quale è la presente, servono provvedimenti anche impopolari. Ricordo che le proiezioni per il 2007 parlano di 10.000 morti. Rimane comunque un problema culturale, che non si cambia dall'oggi al domani. Si riuscisse a far capire a tutti (giovani e meno giovani) che la somma di alcool+velocità dà spesso come risultato la morte e chi guida non dovrebbe bere nemmeno una birra piccola, basterebbe quello per rendere superflui le altre misure restrittive. Ma purtroppo qui siamo in Italia, mica in un paese civile.
Un carissimo saluto. Torna a trovarci, se vuoi.