lunedì 10 marzo 2008

Senza parole

La più bella canzone italiana di sempre.

Cosa importa questa scatola di carne che ci portiamo a spasso? Bisogna essere applauditi dinanzi a questo vecchio teatro che è la nostra vita.
Bisogna tenersi per mano, senza dirsi parole. Bisogna imparare ad amare disinteressatamente, dove gli altri non sanno guardare, dove gli altri non hanno mai amato, superando i luoghi comuni e le apparenze, solo così saremo liberi di volare oltre l'azzurro della tenda...

Noi brutti, quando abbiamo dei sentimenti, siamo visti agli occhi della gente come fenomeni da baraccone. Il cuore va via, anche a sognare di scaraventarsi fuori da quel tendone, con un grande cannone. Ma la "regola" lo vieta. Noi non possiamo esaudire il desiderio di condividere le proprie emozioni con l'altro perchè "le regole del circo" non consentono...

Credo che nessuna canzone nella storia abbia dato tanta emozione come La Donna Cannone. E' soprannaturale, è unica!

Da ascoltare e riascoltare, in assoluto silenzio, nella penombra con gli occhi chiusi.

"E voleremo in cielo, in carne ed ossa... Non torneremo più...
E senza fame e senza sete.. e senza ali e senza rete.. voleremo via.."


La perfezione non ha bisogno di altre parole...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

sono più o meno daccordo con quello che hai scritto. L'ho ascoltata più volte eppure non l'ho capita (alcue cose perlomeno) visto che seembri sicuro/a non è che ti va di spiegarla verso per verso.spero non sia una richiesta troppo inusuale.eventualmente grazie anticipatamente!

unbruttoblog ha detto...

@anonimo per La donna Cannone

ti ringrazio di aver riportato d'attualità questo mio post fatto per celebrare quella che ritengo la più bella canzone italiana di sempre. Mi sono meravigliato, allora, come nessuno abbia commentato questo brano e il suo video.
Non è facile raccontare l'esegesi e la versione in prosa di questo pezzo immortale. Mi viene in soccorso l'utente di youtube, "amormondo" che sulla pagina da cui ho estratto il video, scriveva:

"Una storia strana. Siamo agli inizi del novecento, in uno di quei capannoni destinati ai circensi.. In uno di quegli attimi morti, mentre la gente va via dal circo, mentre gli artisti riposano le stanche menbra, due occhi si incrociano.. due anime sentono di doversi amare..
Ma la regola lo vietava. Non avrebbero potuto esaudire il loro puro desiderio di condividere le proprie emozioni con l'altro perchè "le regole del circo" non consentivano...

..."Così la donna cannone, quell'enorme mistero volò..."
C'era bisogno di un sogno. Un piccolo grande sogno, per imparare a volare dove sembrava che tutto fosse cemento.. che tutto fosse out da quello che si desiderava davvero..
E il cuore va via, anche a sognare di scaraventarsi fuori da quel tendone, con un grande cannone..
Cosa importa piacere ad altri...

...Cosa importa questa scatola di carne che ci portiamo a spasso? Bisogna essere applauditi dinanzi a questo vecchio teatro che è la nostra vita..
Bisogna tenersi per mano, senza dirsi parole. Bisogna imparare ad amare.. disinteressatamente.. dove gli altri non sanno guardare.. dove gli altri non hanno mai amato..
"voleremo in cielo, in carne ed ossa... Non torneremo più...
E senza fame e senza sete.. e senza ali e senza rete.. voleremo via.."

Anonimo ha detto...

E' bellissima =)
"Bisogna imparare ad amare disinteressatamente, dove gli altri non sanno guardare, dove gli altri non hanno saputo amare..."


Eleonora