venerdì 9 novembre 2007

brutto ed emarginazione = disperazione


L’uomo poggiò la fronte sulle sue mani stanche, quasi supplicando di trovare un sostegno al peso dei suoi pensieri.
Con le stesse mani contorceva quella figura che odiava, ed un rigurgito di schifo gli salì fino in bocca, a confondersi con l’acre sapore delle lacrime che gli scendevano in gola. Non si era mai sentito così solo e disperato, o forse lo era ogni volta che incontrava gli sguardi delle persone, in cui leggeva riflesso il suo stesso disgusto.
Nulla poteva, e nulla avrebbe fatto.
L’uomo sentiva alleviato il suo tormento nell’oscurità più assoluta, e così viveva quando poteva chiudersi fuori dal mondo, troppo aggressivo e feroce per la sua debolezza.
“Tu, lurido animale marcio” – esclamò con un unico grido soffocato, mentre fuori le auto sfrecciavano veloci come le lacrime sul suo volto.
Chiuse la porta dietro sé, come mille altre volte aveva fatto e come non ce ne sarebbero state altre. […]
Un vecchio contadino lo trovò appeso ad un ramo, l’indomani mattina, alle prime luci di un’alba senza più suoni, né colori. […]

Ionas Eigcod, “La notte che mi ha ucciso”. Pag. 297

5 commenti:

Squilibrato ha detto...

Toccante veramente.... mi è scesa una lacrima...
Matteo

Anonimo ha detto...

inquietante direi...

non passavo da un po' e questo non è di sicuro il post più adatto...comunque...Buon Natale!!!
Si, lo so, con la tua proverbiale gioia di vivere mi dirai che il Natale è la festa dell'ipocrisia...ma non lo è se gli auguri sono sinceri.

Tabatha

webmaster ha detto...

Cari Matteo e Tabatha, ormai siete rimasti solo voi, e anche se le vostre visite non sono molto frequenti, leggervi è sempre un piacere nonchè un incoraggiamento ad andare avanti, malgrado questo blog sia stato un fallimento.
Perciò mi prendo volentieri questo piccolo spazio per fare un brindisi virtuale con voi. Un augurio speciale a Matteo che il 2008 ti porti maggiori fortune, qualche Euro in più in tasca e soprattutto un lavoro più gratificante. Sarà l'anno in cui varcherai la soglia infame dei 30, sappi che sarà un dramma autentico, ma l'alternativa a non compiere 30 anni non è proprio invitante; a Tabatha per i tanti obiettivi di un anno certamente di svolta. Ora se io ripenso alla mia vita, gli anni di svolta sono sempre coincisi con rivoluzioni negative, ma non dimentico che ci possono essere anche i cambiamenti e le novità stupende ed indimenticabili. Ed è quello che ti auguro davvero.

E a me che cosa posso augurare? Mah ormai tiro a campare con i remi in barca... non ho più grandi obiettivi, non me li posso permettere. E non si tratta di scarsa gioia di vivere, quella non mi manca, malgrado io abbia spesso un atteggiamento negativo e sfiduciato. Vediamo se questo paragone è sufficientemente calzante: io sono attaccato alla vita come un verme alla carogna infetta.
Spero soltanto che il 2008 non sia peggio di questo 2007 davvero logorante e da dimenticare.

Continuate a seguire il Blog dei Brutti. Mi troverete qui, custode di una vecchia maleodorante cantina, da cui persino i topi sono scappati.

Anonimo ha detto...

Per me che sono brutto, è molto toccante. Se fossi una persona dalla lacrima facile, piangerei a dirotto.

webmaster ha detto...

Ciao Soroll, innanzitutto grazie per il tuo commento. Ho avuto modo di visitare il tuo blog e l'ho trovato molto carino, specie le citazioni blasfeme. (sono un cultore come avrai notato dal primo post nella mia homepage) Tornando al tuo commento, si purtroppo per noi brutti la vita è molto difficile, a tratti davvero merdosa. Lo stralcio del libro che ho citato ne è solo un piccolo esempio. Hai letto il racconto del treno, quello di Augusto F. in prima pagina? Se hai anche tu una storia da raccontare, la pubblicherò volentieri. Ciao e torna a trovarci presto.
Un caro saluto