
Mi è stato chiesto di dare spazio sul Blog dei Brutti ad un’importantissima iniziativa dell’Istituto San Raffaele di Milano, per reperire fondi da destinare alla Ricerca Scientifica con l’ambizioso intento di debellare una delle malattie più subdole, pericolose ed invalidanti dei nostri tempi: IL DIABETE.
Il blog dei Brutti si schiera in prima linea in una nuova battaglia civile a favore dei reietti di questa società, in nome di una difesa corporativa di tutte le persone sofferenti e prive di speranza. I diabetici, un po’ come i brutti, possono essere “curati” ma non “guariti”; entrambi viviamo una condizione di grande svantaggio in tutti i settori dell’esistenza, e la nostra situazione è cronica e invalidante.
Di diabete non si guarisce. E’ una condanna definitiva già passata in giudicato. Un diabetico è come un ergastolano a cui viene tolta anche la minima speranza di fuga. E’ una malattia molto grave che costringe, chi ne è colpito, a continue somministrazioni di insulina (anche 5 punture al giorno), a controlli molto rigidi e ad una qualità e progettualità di vita estremamente deficitarie.
Purtroppo, gli investimenti riguardo alla ricerca Scientifica in Italia sono ai livelli più bassi fra i Paesi sedicenti “civili” e a fronte di un sostanziale disinteresse da parte delle Istituzioni, i Centri di Eccellenza, come il San Raffaele di Milano, devono provvedere autonomamente al proprio sostentamento, ricorrendo alla questua derivante dalla vendita delle arance nelle piazze e dalle donazioni via sms.
Il diabete non colpisce solo gli anziani, al contrario la pandemia parla di un aumento considerevole del cosiddetto “diabete giovanile”. Le cifre di questo olocausto fanno impressione: 30 milioni di malati nel 1985, 246 milioni oggi, con proiezioni di 320 milioni nel 2025!
Di diabete si può morire, ma ancor più il diabete ti uccide dentro, piano piano, logorandoti gli organi e l’anima giorno dopo giorno.
La grande sfida dei ricercatori dell'Istituto Scientifico San Raffaele di Milano è trovare le cause del diabete di tipo 1.
Per questo motivo nascerà il San Raffaele Diabetes Research Institute (DRI): un centro di eccellenza internazionale per la ricerca sul diabete giovanile.
Si tratta di un progetto ambizioso che solo per essere avviato richiede un budget di circa 8 milioni di euro.
Il Diabete è un dramma planetario, sconfiggerlo sarà possibile solo con l’aiuto di tutti.
L'invito che rivolgiamo a tutti, pertanto, è di effettuare una donazione, secondo le seguenti modalità. Anche pochi Euro possono fare la differenza per chi è malato e aspetta da troppo tempo una cura definitiva.
• Bollettino Postale: intestato a Fondazione Areté Onlus San Raffaele sul conto BANCOPOSTAIMPRESA n° 42437681
• Bonifico Bancario: intestato a Fondazione Areté Onlus San Raffaele Banca Intesa Codice IBAN IT62 C030 6901 7650 0002 1600 183
• con il 5 x 1000 (è semplice e non costa nulla)
Basta indicare nell'apposito riquadro della dichiarazione dei redditi ("Finanziamento agli enti della ricerca sanitaria") il codice fiscale della
Fondazione Centro S. Raffaele del Monte Tabor: 03064280153 e ricordarsi di firmare.
Se non volete o non potete fare una donazione (in fondo anche solo 2 euro non sono nulla, se spesi per una giusta causa!) almeno diffondete questo messaggio ad amici, parenti, colleghi, in modo che più persone possibili siano sensibilizzate.
AIUTATECI A LIBERARE I CONDANNATI DAL DIABETE
Per approfondimenti vai al sito www.liberidaldiabete.it