martedì 22 aprile 2008

Di anatrane?!


Cari amici e frequentatori del blog, chiedo il vostro aiuto per risolvere un rebus difficilissimo che mi sta facendo arrovellare il mio cervello brutto da ormai diversi giorni. Non riesco assolutamente a decriptare la frase celata nel rebus qui di fianco.
Penso di averle provate tutte: Di cignone, di anatrane, di Germanorealene... ma nessuna sembra rivelare una frase di senso compiuto.
Poi, alla fine, nel cuore della notte, mi sono svegliato di soprassalto con un'intuizione: e se fosse Di Paperone?!

Mi sono finalmente addormentato con questa convinzione, però mi rivolgo a voi, nel caso abbiate un'idea migliore.
Io mi arrendo.

Ben intesi, non si vince niente, è solo un breve intermezzo ludico per intrattenervi durante la mia prevista assenza da internet e, di conseguenza, anche dal blog, nella segreta speranza che questa non non diventi particolarmente lunga.
Tornerò, è una minaccia.

Il Presidente

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Io la so, io la so!!!!!
DI OCA NE!!!!

Spero di rivederti presto online caro Bello è Impossibile!!!!
Mancherai a noi tutti!

Anonimo ha detto...

Dì, o cane!

Anonimo ha detto...

Secondo me Soroll l'ha detta giusta.

unbruttoblog ha detto...

Uhm... Voi Sapienti mi avete illuminato! Ma l'interpretazione vocativa di Soroll è avanti almeno vent'anni. Secondo me il profondo significato antropologico-culturale celato dal rebus è proprio questo: rivolgermi ad un cànide esortandolo a favellare meco (che vuol dire "con me" e non "me cojoni").

Grazie per il vostro apporto in termini intellettuali. forse in tre riusciamo a mettere insieme 2 neuroni funzionanti.
Alle prossime

Capitan Harlock ha detto...

io penso sia un antico incantesimo celtico della buona sorte:
"di paper ane" che veniva pronunciato solitamente al tramonto da chi era molto molto molto scazzato...

Anonimo ha detto...

eri in preda ad un acido quando hai scritto questo post??? Mhà....

Mia nonna avrebbe detto "lavati la bocca col sapone di Marsiglia!"...io se vuoi ti preparo una miscela solfo nitrica...troppo forte??!!?? eheh...

T.

PS sto leggendo e commentando alla ca..o di cane lo so...perdonami..non mi va di andare in ordine!

webmaster ha detto...

Tabatha, dopo mesi di elucubrazioni mentali, alla fine mi trovo convinto nello sposare la tesi di Soroll: trattasi di un potente uso del vocativo poetico di chi, rivolgendosi ad un cànide, lo invita all'uso della parola.

Mi sento di affermare che la corretta interpretazione di questo mistero sia proprio Dì, o cane,